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L’ IGI,
Istituto Grandi Infrastrutture, è un centro–studi, fondato nel 1986 dai
grandi costruttori di opere pubbliche, con lo scopo di approfondire i temi
degli appalti pubblici,anche in vista degli appuntamenti europei degli
anni Novanta.
L’evoluzione del mercato dei lavori pubblici, che tende a
privilegiare il finanziamento privato delle opere pubbliche, ha indotto
l’Istituto ad ampliare la propria base associativa, con l’ingresso dei
grandi concessionari autostradali, degli enti aeroportuali, degli Istituti
bancari, delle Compagnie di Assicurazione e di settori imprenditoriali
complementari ai tradizionali costruttori
L’arricchimento
della compagine associativa ha permesso all’IGI di
spaziare su temi che non sono soltanto quelli dell’appaltistica.
Accanto all’Osservatorio sui grandi lavori pubblici, che consente
all’Istituto di monitorare, unico in Europa, tutto l’iter dei grandi
appalti, dalla gara al collaudo, sono stati effettuati approfondimenti sui
sistemi normativi degli altri Partners europei, mentre un altro
Osservatorio, di recente avvio, mira a mettere sotto controllo tutte le
iniziative in materia di finanza di progetto.
La recente riforma della legislazione sui lavori pubblici è stata
l’occasione per aprire un dibattito e una riflessione sulla normativa,
con gruppi di studio, che approfondiscono gli aspetti più rilevanti di
questo nuovo assetto dei rapporti tra Imprese e Pubblica Amministrazione.
La creazione dell’Autorità di Vigilanza ha dato la possibilità all’IGI
di prospettare problemi applicativi e di partecipare ai relativi
dibattiti.
In questo contesto, non si è trascurato l’impegno con l’Unione
Europea.
Anzi, il Presidente dell’IGI ha guidato, dal 1995, il FORUM
europeo delle Grandi Imprese, che è diventato uno degli interlocutori
privilegiati dei Commissari e degli uffici della Commissione.
Con l'approvazione della
Direttiva Unificata, si è
aperto un nuovo campo di confronto e di dibattito, anche in relazione ai
riflessi di tale nuova normativa sull’assetto legislativo interno;
mentre le riflessioni sull’assetto normativo scaturito dalla cosiddetta
legge Merloni, hanno trovato un’importante eco in seno alla Conferenza
Nazionale sui Lavori Pubblici, organizzata dal Ministro dei Lavori
Pubblici.
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